Elemento 115 il carburante degli UFO
Conosciuto con il nome di elemento 115 non ha ottenuto ancora un nome ufficiale anche se i chimici dell’Università di Lund in Svezia lo hanno chiamato inizialmente ununpentium, traendo spunto dal latino e dal greco .
Uno tra i primi ad aver studiato questo misterioso elemento è il controverso Bob Lazar, che ha sostenuto di aver lavorato nel 1988 e 89 come fisico nella zona S4 presumibilmente situata a Papoose Lake, a sud-ovest della zona ultra segreta meglio conosciuta come Area 51, nei pressi della Dry Groom Lake in Nevada – Stati Uniti d’America.
Secondo Bob Lazar, l’area S4 era una segreta struttura militare, intenzionalmente nascosta agli occhi indiscreti all’interno della quale sarebbero stati condotti delle avanzate ricerche finalizzate allo studio e lo sviluppo di astronavi extraterrestri e dischi volanti attraverso la tecnica della retro ingegneria.
Bob Lazar che afferma di aver visto nove veicoli extraterrestri ha fornito alcune informazioni dettagliate sul metodo di propulsione e altri dettagli tecnici relativi alla costruzione di un dispositivo volante dalla forma discoidale.
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La credibilità di Lazar è stata contestata dopo che si è scoperto che egli non avrebbe studiato in alcun Istituto ufficialmente riconosciuto per cui il curriculum vitae del fisico rimane ancora avvolto dal mistero.
Dove ha appreso tutte le sue conosce Bob Lazar? Molti sostengono che le credenziali di Bob Lazar furono volutamente sabotate per creare intorno al ricercatore un’aurea di poca credibilità. Ma che cos’è l’elemento 115, chiamato anche ununpentium?
Secondo alcune teorie, potrebbe essere impiegato per la propulsione di veicoli particolarmente avanzati visto che Bob Lazar afferma che l’elemento atomico 115 è servito come combustibile nucleare.
L’elemento 115 (chiamato temporaneamente “ununpentium” – simbolo Uup) avrebbe fornito una fonte di energia riproducendo gli effetti della gravità attraverso il bombardamento di protoni che insieme all’antimateria avrebbe dovuto generare una inesauribile fonte di energia.
Come il forte elemento centrale costituito dal campo di forza nucleare ottenibile dall’elemento 115 dopo essere stato adeguatamente amplificato, l’effetto gravitazionale risultante su larga scala determinerebbe una distorsione o piegatura dello spazio-tempo, che, in effetti, ridurrebbe notevolmente il tempo e la distanza per i futuri viaggi verso destinazioni lontane nello spazio .
Uno studio conferma l’esistenza dell’elemento teorico 115 I ricercatori confermano l’esistenza di questo elemento sintetico, indispensabile per essere impiegato come accelleratore. Questo sarebbe sufficiente per dare il riconoscimento ufficiale all’ununpentium e magari fornirgli un nuovo nome?
Ora, una nuova serie di esperimenti sembrano supportare la scoperta di questi elementi. Un team internazionale di fisici sarebbe riuscito a sintetizzare l’elemento 115 con dei protoni accelerati attraverso il Gsi, in Germania. Questa non è la prima volta che un gruppo di ricerca ha sintetizzato questo strano elemento.
Nei primi anni 2000, un team di scienziati russi e americani avrebbe lavorato per la prima volta con l’ununpentium pubblicando nel 2006 un documento contenente i risultati ottenuti. Ciò nonostante la IUPAC non ha ritenuto avvalorare i risultati visto che non esistevano elementi sufficienti per considerare l’impresa ufficialmente conclusa. I nuovi studi del GSI sono un altro passo verso il riconoscimento ufficiale di questo elemento anche se l’ununpentium è un elemento totalmente sintetico impossibile da riprodurre in qualsiasi laboratorio.
La creazione di elementi più pesanti dell’uranio, che è l’elemento naturale presente sulla Terra con i suoi 92 protoni, potrebbe essere ottenuta attraverso delle reazioni di fusione, reazioni nucleari, o altri prodotti chimici altamente specializzati. Prima dell’ununpentium, l’acceleratore GSI aveva creato sei elementi sintetici contenenti una quantità di protoni maggiore rispetto all’uranio.
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Per produrre l’ununpentium, la squadra di fisici del GSI sono ricorsi al bombardamento di una sottile pellicola di americio – altro elemento sintetico con 95 protoni insieme a degli ioni calcio, che hanno 20 protoni ciascuno.
Il bombardamento avrebbe sciolto il nucleo degli atomi di americio insieme ai nuclei di atomi di calcio, ottenendo in questo modo un nuovo singolo di 115 protoni. Come tutti gli elementi super-pesanti sintetici, l’ununpentium decade rapidamente. Infatti nel 2006 i ricercatori constatarono che il suo tempo di durata risultò di soli 30-80 millisecondi. Secondo i chimici dell’università di Lund in Svezia, i membri della IUPAC intendono ottenere ulteriori conferme dal lavoro svolto nel 2006, in modo da decidere se tutti questi risultati sono sufficienti per il riconoscimento ufficiale dell’ununpentium. Recentemente i ricercatori provenienti da Lund hanno condotto degli esperimenti sull’Ununpentium sviluppato dal GSI. Nel frattempo, il team di chimici hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Physical Review Letters.